giovedì 29 settembre 2011

Qual'è il mio stile?

Una domanda che penso tutti noi disegnatori prima o poi ci facciamo.
Domanda che in questo momento mi affligge, cogliendomi si sorpresa, occupando i miei pensieri e bloccando l'ispirazione.
Qual'è il mio stile?
Non è mai stata una domanda facile per me. Ma non me ne sono mai preoccupata più di tanto.
Da quando mi sono trasferita a Bologna, in accademia questa domanda me l'hanno fatta spesso ritrovandomi  a rispondere sempre "non lo so".
Ma è davvero qualcosa che bisogna sapere?
Amo disegnare, amo sentire la matita nelle mie mani e inventare, amo tracciare le linee del corpo, amo raccontare una storia con pochi tratti, questo sento.
Ma decidere un segno che mi identifichi in tutto lo trovo davvero difficile.
Così come la musica, non saprei dire quale sia la mia preferita, dipende dai momenti, da come mi sento e questo vale anche per il disegno. Mi piace giocare e ricercare il segno volta per volta, senza sentirmi legata ad un identità, già questo bisogna farlo nella vita, almeno nel foglio voglio essere libera di creare il mondo più adatto a me in quel momento.
Ma questo mio rimanere a mezz'aria non mi aiuterà nel campo lavorativo dove un illustratore o un fumettista , di solito, deve essere riconoscibile.

Un saluto da 1 metro da terra.

4 commenti:

  1. Una crisi costante --_--' Ti capisco!

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  2. è perchè ti senti ancora immatura ma non sarà sempre così :)

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  3. eh si come ti capisco! anche io penso di avere lo stesso problema...se guardo ad altre persone vedo che comunque c'è uno 'stile' che è possibile riconoscere...se guardo alle mie cose proprio non lo vedo...a volte sn più precisa e dettagliata, altre volte preferisco un solo segno o cose accennate...è difficile mantenere una linea costante...spesso dipende anche dalle tecniche...almeno per quanto mi riguarda..io credo non si tratti di immaturità, ma del fatto di avere racchiuse nella personalità d'artista...tante piccole personalità... :) cmq non mollare...

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  4. Arriverà certamente il tuo stile.
    L'importante è viversi, senza tante preoccupazioni, le varie evoluzioni naturali che ognuno di noi vive.
    Di sicuro ogni cosa che traccia la TUA mano sul foglio, è TUO e irripetibile.
    Un abbraccio solidale ^_^
    Ottavia

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